Finalmente è arrivato il giorno di partire per Melbourne. Questo viaggio ci ha portato a vedere dei posti unici al mondo. Avremo la fortuna di provare l'on the road australiano con i suoi paesaggi unici! Il primo giorno di viaggio è da Adelaide a Naracoorte, 343 Km. Appena fuori da Adelaide si comincia a vedere quanto immensa e bella è l'Australia, il nostro sguardo si perde all'infinito dell'orizzonte. Nel tratto che va fino a Keith che è la prima fermata si vedono solo pecore, mucche, e fattorie qua e là, tra un paese e l' altro si percorrono molti chilometri senza vedere una casa. I paesi che passiamo, sono composti da poche case un distributore di carburante un supermarket e dei grandi silos per la raccolta del grano. A Keith ci fermiamo in una piccola trattoria e quindi assaggiamo il cibo locale,quello che ordiniamo si chiama pasty e sono delle tortine di pasta sfoglia con il ripieno di verdure e carne, sono molto buoni ed economici. Nella stanza in cui mangiamo c'è un piccolo museo con oggetti antichi di uso comune. Dopo aver fatto un veloce pranzo, ci dirigiamo al “1894 Old Settlers Cottage” costruito da William Davis, questo cottage è la più antica casa sopravvissuta e costruita in pietra locale detto “limestone” ed è anche nelle sue originali condizioni. Il proprietario è il National Trust, fondazione australiana che si occupa di preservare gli edifici originali dell'epoca dei primi pionieri. Al suo interno ci sono gli arredi originali e tutti gli oggetti che usavano all'epoca. Nel giardino ci sono le piante originali di 117 anni fa che ancora fruttificano, in particolare un albero con more che abbiamo assaggiato ed erano molto buone, un pero, oltre a tante specie di fiori ed erbe aromatiche. Risaliamo in auto e via veloci fino a Naracoorte dove ci fermeremo per la notte. Durante questo tratto passiamo i paesi di Willalloka, Padthaway, Keppoch, circondati da campi di grano e qualche vigneto. Arriviamo a Naracoorte che si trova nella regione turistica chiamata Limestone Coast ed è situato nel sud-est dello stato del South Australia. Il sito, nel 1994 è stato inserito nell'elenco del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco e nel comprensorio ci sono 26 grotte. Andiamo subito a vedere se possiamo vedere le grotte, ma l'ultimo tour (ore 16.30) purtroppo è al completo e ci dispiace molto perchè dalle foto che abbiamo visto in internet sembravano belle, quindi con dispiacere dobbiamo ripiegare sul museo. Al suo interno hanno ricreato, con modelli robotici, la megafauna di 200.000 anni fa che ti fa vedere come erano gli antenati dei canguri, koala e altri animali marsupiali australiani. Dopo il museo vediamo, in alternativa alle altre grotte, la Wet Cave con una serie di camere ornate da impressionanti formazioni di calcite, alcune sono bianche altre sono verdi dovute ai diversi minerali di cui sono composte. Si possono vedere dei buchi enormi sulle cupole della grotta, in questi buchi gli animali preistorici cadevano all'interno della grotta e vi rimanevano intrappolati senza via di scampo, per questo ci sono stati moltissimi ritrovamenti di fossili di animali. Questo tour è abbastanza bello non è come l'altro tour che è più famoso, ma bisogna accontentarsi e magari per le altre grotte sarà per la prossima volta. Usciti dal tour andiamo in cerca del motel dove abbiamo il posto per dormire. Una volta trovato, depositiamo le valigie e andiamo in centro in cerca di un ristorante per cenare. Visto che la zona qua è agricola ed è anche la zona dove allevano animali da carne, decidiamo di mangiare la carne, questa è di un buon sapore e tenerissima, Una volta fatto ritorno al motel ci ritroviamo tutti in una stanza per fare un po' di baldoria con stuzzichini e del buon vino prima di andare a dormire, che domani sarà una giornata intensa. La mattina dopo alle ore 9.00 si parte con destinazione Port Campbell altri 364 Km dove passeremo la seconda notte. Il paesaggio fino a Mount Gambier è costellato da molte aziende vinicole, in questa regione, chiamata Coonawarra, viene prodotto la maggior parte del vino di questo stato.
Arrivati a Mount Gambier sostiamo e andiamo a vedere il Blue Lake (lago blu). Qui è un mistero il perchè del colore di questo lago che si trova dentro a un cratere vulcanico. Il vulcano sembra si sia estinto chi dice 28.000 anni fa chi dice 4.300 anni fa, se fosse giusta la seconda data, potrebbe essere la più recente eruzione vulcanica nel continente australiano. Da dicembre a marzo, il lago è di un vibrante colore blu cobalto, mentre da aprile a novembre diventa di un freddo colore grigio acciaio. Alcuni studi dicono che la causa del cambiamento di colore sarebbe dovuta al riscaldamento nei mesi estivi della superficie del lago, meccanismo inverso nei mesi invernali. Comunque, a noi è rimasto impresso il colore del lago che pensiamo sia unico al mondo. Saliamo in auto e via verso la prossima fermata, Nelson Ocean Beach, che è un bellissimo affaccio sull'oceano e si trova all'interno di un parco naturale. Tra Nelson Ocean Beach e Portland ci fermiamo a vedere le bellissime scogliere, la baia e il faro. Ripartiti e vista l'ora (12.45), decidiamo di fermarci a Portland per mangiare qualcosa e visitare la città che è stata fondata nel 1834 ed è cresciuta velocemente grazie alla pesca, pastorizia e agricoltura.
Circa 200 degli edifici di Portland sono stati classificati dal National Trust e molti dei quali sono stati costruiti in pietra blu. Da qui puntiamo per Port Fairy che è definito uno dei più bei villaggi di mare dell'Australia. Poco dopo Port Fairy prendiamo la mitica Great Ocean Road, che è lunga circa 243 chilometri lungo la costa sud-est dell'Australia ed è una delle strade panoramiche più famose al mondo. La strada è stata costruita dai soldati tra il 1919 e il 1932, dedicata alle vittime della Prima Guerra Mondiale ed è il memoriale di guerra più grande al mondo. E' un' importante attrazione turistica e si snoda di fianco alla costa e ad ogni curva, regala dei panorami unici al mondo. Ci fermiamo in un luogo dove si ha la vista su una bellissima scogliera chiamata Bay of Islands ( Kirrae Whurrong in lingua aborigena) ci regala dei magnifici colori e dopo poco arriviamo a Port Campbell. Prima di andare in motel andiamo subito a vedere uno dei posti più famosi e fotografati dell'Australia “The Twelve Apostles” (i 12 Apostoli).
Le sensazioni che si provano dopo una piccola camminata a piedi e incominci a vederli non si possono spiegare, là veramente ti accorgi di quanto sia bella la natura e non è una frase fatta, rimani in contemplazione di quelle rocce che si innalzano per 65 metri maestose e bellissime!!! Le formazioni, che sono in calcare, non sono più 12 perchè l'erosione del vento e del mare ne ha fatto cadere alcune, questo però non pregiudica la bellezza del luogo. La mattina seguente ci aspetta l'ultima parte di strada che va da Port Campbell a Melbourne e sono altri 349 Km. Il primo stop sono le scogliere che circondano Port Cambell e il suo porticciolo. Partiamo e dopo 20 minuti ci si ferma di nuovo ai Twelwe Apostles, per comperare qualche souvenir, ma rimaniamo a bocca asciutta perchè il piccolo negozio all'entrata vende solo impermeabili e così andiamo a vedere i Twelve Apostles illuminati con la luce del sole al mattino ed è anche questo un magnifico spettacolo. Oggi è una giornata di molte fermate perchè la strada offre magnifici paesaggi. Ci si ferma a Castle Cove che offre splendide vedute dell'oceano e noi facciamo fotografie a nastro, ci sembriamo delle mitragliatrici, abbiamo la fortuna di vedere anche un falco pellegrino che va giù in picchiata per catturare la preda. A pranzo ci fermiamo ad Apollo Bay, qui facciamo un giro per i negozi per comperare dei souvenir e poi andiamo a mangiare. Prima di salire in macchina andiamo a fare 2 passi in spiaggia. Da Apollo Bay la strada corre lungo la costa ed è un susseguirsi di curve e contro curve con magnifici panorami, insenature, spiagge dove si vede moltissima gente che prende il sole e numerosi surfisti cavalcare le onde dell'oceano. Noi ci fermiamo a Cape Patton e a Big Hill, 2 dei moltissimi posti per fare fotografie e a gustarci il panorama. Vicino a Fairhaven Beach si trova una casa “The Pole House” adagiata sopra un pilone in cemento e raggiungibile da una passerella in legno, da come si vede dalla strada sopra là si dovrebbe avere un stupenda veduta dell' area intorno. A Torquay finisce la Great Ocean Road e ci dirigiamo a Portarlington. A Portarlington si può ammirare Port Phillip Bay e in lontananza al di là della baia si vedono i grattacieli di Melbourne. Una volta risaliti in auto ci aspetta l' ultimo tratto di strada che ci porta a Melbourne nelle vicinanze dell'aeroporto dove alloggeremo. Arrivati a destinazione, siamo un po' stanchi ma felici del viaggio: abbiamo fatto 1055 km in 3 giorni, però in questi giorni abbiamo visto tantissime cose belle e abbiamo capito quanto è grande l'Australia. Il giorno dopo prendiamo il treno per andare a visitare il centro di Melbourne. Arrivati in Stazione Centrale (Flinders Street) andiamo a visitare Federation Square che è il luogo d' incontro di molte culture, infatti Melbourne è una città multietnica e vibrante di gente di varie culture. Federation Square è anche un luogo di bar, ristoranti e negozi di abbigliamento e da lì partono i vari tour: in bus in barca e in moto. Poi prendiamo un bus che ci porta alla Rodlaver Arena dove si svolgono gli Australia Open, andiamo a vedere lo stadio del cricket che assieme al football australiano è sport nazionale, come il calcio da noi. Decidiamo poi di andare a vedere il “Cook's Cottage” che si trova all'interno del Fitzroy Gardens. Vi chiederete come mai la casa del capitano Cook si trovi a Melbourne e non in Inghilterra? Ci hanno spiegato che gli inglesi volevano vendere le singole pietre di cui era fatta la casa per ricavarne del denaro, ma nel 1933 un illustre australiano Sir Russell Grimwade lo venne a sapere e con una generosa offerta acquistò il villino e lo fece trasportare in Australia per celebrare il centenario dell'insediamento europeo di Melbourne nel 1934. La piccola casetta è composta da un entrata dove sopra la porta sono incise le lettere “JGC”, probabilmente rappresentano le iniziali del padre di Cook anche lui chiamato James e della moglie Grace e una data, il 1755 che è probabilmente l'anno di ultmazione del villino.
C'è poi la piccola cucina con il camino che veniva alimentato con carbone e torba per il riscaldamento, la cucina e l' acqua calda. Al piano di sopra c'è la camera padronale con i materassi imbottiti di paglia e piume d' oca. Usciamo nel giardino e vediamo la statua in bronzo del capitano Cook ad altezza naturale, si ritiene sia stato alto 1 metro e 91 centimetri e tiene fra le mani le carte nautiche e il cannocchiale strumenti utili al suo mestiere di navigatore. Il giardino fungeva anche da orto con moltissime specie di piante medicinali. Finita la visita alla casa di Cook, prendiamo un tram che ci riporta vicino alla stazione dei treni, poi decidiamo di prendere il battello per fare la crociera sul fiume Yarra River che attraversa la città, fino al porto. Dal battello si ha una bella vista della città con i suoi grattacieli.
Durante la navigazione in battello bisogna stare attenti ad alcuni ponti che hanno l'arcata bassa e quindi, se ci si trova fuori in piedi e sei girato all'opposto del senso di marcia per fare foto, gli sbatti la testa e c'è un marinaio che esce e ti avvisa in Inglese “stay down” devi abbassarti!! (e chi non sa l' Inglese?.....è un uomo morto!!!). Una volta scesi dal battello prendiamo il treno che ci riporta a casa e siamo molto stanchi. La mattina dopo andiamo a fare shopping in grande centro commerciale e alla sera andiamo a mangiare nel quartiere chiamato “Little Italy”. Prima di arrivare al quartiere, passiamo davanti a uno strano monumento: un pezzo di tetto di una libreria che sbuca dal marciapiede, molto originale. Arrivati a destinazione ci sembra di essere in Italia con tutti i nomi dei locali in italiano. Dopo cena c'era in programma di andare al casinò per vedere i fuochi, ma ha cominciato a piovere e quindi decidiamo di prendere un taxi che ci riporta a casa. La nostra visita a Melbourne si è conclusa e la mattina seguente ci accompagnano all'aeroporto in 1 ora di volo facciamo ritorno ad Adelaide. Per i nostri compagni di avventura invece, il ritorno è in auto e quindi impiegano 10 ore per arrivare ad Adelaide, fanno la strada interna che è la più corta (circa 750 chilometri) . Il giorno dopo decidiamo di riposare per recuperare un pò di forze prima di ripartire per vedere altre cose...................