Da Adelaide a Melbourne in auto

Finalmente è arrivato il giorno di partire per Melbourne. Questo viaggio ci ha portato a vedere dei posti unici al mondo. Avremo la fortuna di provare l'on the road australiano con i suoi paesaggi unici! Il primo giorno di viaggio è da Adelaide a Naracoorte, 343 Km. Appena fuori da Adelaide si comincia a vedere quanto immensa e bella è l'Australia, il nostro sguardo si perde all'infinito dell'orizzonte. Nel tratto che va fino a Keith che è la prima fermata si vedono solo pecore, mucche, e fattorie qua e là, tra un paese e l' altro si percorrono molti chilometri senza vedere una casa. I paesi che passiamo, sono composti da poche case un distributore di carburante un supermarket e dei grandi silos per la raccolta del grano. A Keith ci fermiamo in una piccola trattoria e quindi assaggiamo il cibo locale,quello che ordiniamo si chiama pasty e sono delle tortine di pasta sfoglia con il ripieno di verdure e carne, sono molto buoni ed economici. Nella stanza in cui mangiamo c'è un piccolo museo con oggetti antichi di uso comune. Dopo aver fatto un veloce pranzo, ci dirigiamo al “1894 Old Settlers Cottage” costruito da William Davis, questo cottage è la più antica casa sopravvissuta e costruita in pietra locale detto “limestone” ed è anche nelle sue originali condizioni. Il proprietario è il National Trust, fondazione australiana che si occupa di preservare gli edifici originali dell'epoca dei primi pionieri. Al suo interno ci sono gli arredi originali e tutti gli oggetti che usavano all'epoca. Nel giardino ci sono le piante originali di 117 anni fa che ancora fruttificano, in particolare un albero con more che abbiamo assaggiato ed erano molto buone, un pero, oltre a tante specie di fiori ed erbe aromatiche. Risaliamo in auto e via veloci fino a Naracoorte dove ci fermeremo per la notte. Durante questo tratto passiamo i paesi di Willalloka, Padthaway, Keppoch, circondati da campi di grano e qualche vigneto. Arriviamo a Naracoorte che si trova nella regione turistica chiamata Limestone Coast ed è situato nel sud-est dello stato del South Australia. Il sito, nel 1994 è stato inserito nell'elenco del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco e nel comprensorio ci sono 26 grotte. Andiamo subito a vedere se possiamo vedere le grotte, ma l'ultimo tour (ore 16.30) purtroppo è al completo e ci dispiace molto perchè dalle foto che abbiamo visto in internet sembravano belle, quindi con dispiacere dobbiamo ripiegare sul museo. Al suo interno hanno ricreato, con modelli robotici, la megafauna di 200.000 anni fa che ti fa vedere come erano gli antenati dei canguri, koala e altri animali marsupiali australiani. Dopo il museo vediamo, in alternativa alle altre grotte, la Wet Cave con una serie di camere ornate da impressionanti formazioni di calcite, alcune sono bianche altre sono verdi dovute ai diversi minerali di cui sono composte. Si possono vedere dei buchi enormi sulle cupole della grotta, in questi buchi gli animali preistorici cadevano all'interno della grotta e vi rimanevano intrappolati senza via di scampo, per questo ci sono stati moltissimi ritrovamenti di fossili di animali. Questo tour è abbastanza bello non è come l'altro tour che è più famoso, ma bisogna accontentarsi e magari per le altre grotte sarà per la prossima volta. Usciti dal tour andiamo in cerca del motel dove abbiamo il posto per dormire. Una volta trovato, depositiamo le valigie e andiamo in centro in cerca di un ristorante per cenare. Visto che la zona qua è agricola ed è anche la zona dove allevano animali da carne, decidiamo di mangiare la carne, questa è di un buon sapore e tenerissima, Una volta fatto ritorno al motel ci ritroviamo tutti in una stanza per fare un po' di baldoria con stuzzichini e del buon vino prima di andare a dormire, che domani sarà una giornata intensa. La mattina dopo alle ore 9.00 si parte con destinazione Port Campbell altri 364 Km dove passeremo la seconda notte. Il paesaggio fino a Mount Gambier è costellato da molte aziende vinicole, in questa regione, chiamata Coonawarra, viene prodotto la maggior parte del vino di questo stato.
Arrivati a Mount Gambier sostiamo e andiamo a vedere il Blue Lake (lago blu). Qui è un mistero il perchè del colore di questo lago che si trova dentro a un cratere vulcanico. Il vulcano sembra si sia estinto chi dice 28.000 anni fa chi dice 4.300 anni fa, se fosse giusta la seconda data, potrebbe essere la più recente eruzione vulcanica nel continente australiano. Da dicembre a marzo, il lago è di un vibrante colore blu cobalto, mentre da aprile a novembre diventa di un freddo colore grigio acciaio. Alcuni studi dicono che la causa del cambiamento di colore sarebbe dovuta al riscaldamento nei mesi estivi della superficie del lago, meccanismo inverso nei mesi invernali. Comunque, a noi è rimasto impresso il colore del lago che pensiamo sia unico al mondo. Saliamo in auto e via verso la prossima fermata, Nelson Ocean Beach, che è un bellissimo affaccio sull'oceano e si trova all'interno di un parco naturale. Tra Nelson Ocean Beach e Portland ci fermiamo a vedere le bellissime scogliere, la baia e il faro. Ripartiti e vista l'ora (12.45), decidiamo di fermarci a Portland per mangiare qualcosa e visitare la città che è stata fondata nel 1834 ed è cresciuta velocemente grazie alla pesca, pastorizia e agricoltura.
  Circa 200 degli edifici di Portland sono stati classificati dal National Trust e molti dei quali sono stati costruiti in pietra blu. Da qui puntiamo per Port Fairy che è definito uno dei più bei villaggi di mare dell'Australia. Poco dopo Port Fairy prendiamo la mitica Great Ocean Road, che è lunga circa 243 chilometri lungo la costa sud-est dell'Australia ed è una delle strade panoramiche più famose al mondo. La strada è stata costruita dai soldati tra il 1919 e il 1932, dedicata alle vittime della Prima Guerra Mondiale ed è il memoriale di guerra più grande al mondo. E' un' importante attrazione turistica e si snoda di fianco alla costa e ad ogni curva, regala dei panorami unici al mondo. Ci fermiamo in un luogo dove si ha la vista su una bellissima scogliera chiamata Bay of Islands ( Kirrae Whurrong in lingua aborigena) ci regala dei magnifici colori e dopo poco arriviamo a Port Campbell. Prima di andare in motel andiamo subito a vedere uno dei posti più famosi e fotografati dell'Australia “The Twelve Apostles” (i 12 Apostoli).
 Le sensazioni che si provano dopo una piccola camminata a piedi e incominci a vederli non si possono spiegare, là veramente ti accorgi di quanto sia bella la natura e non è una frase fatta, rimani in contemplazione di quelle rocce che si innalzano per 65 metri maestose e bellissime!!! Le formazioni, che sono in calcare, non sono più 12 perchè l'erosione del vento e del mare ne ha fatto cadere alcune, questo però non pregiudica la bellezza del luogo. La mattina seguente ci aspetta l'ultima parte di strada che va da Port Campbell a Melbourne e sono altri 349 Km. Il primo stop sono le scogliere che circondano Port Cambell e il suo porticciolo. Partiamo e dopo 20 minuti ci si ferma di nuovo ai Twelwe Apostles, per comperare qualche souvenir, ma rimaniamo a bocca asciutta perchè il piccolo negozio all'entrata vende solo impermeabili e così andiamo a vedere i Twelve Apostles illuminati con la luce del sole al mattino ed è anche questo un magnifico spettacolo. Oggi è una giornata di molte fermate perchè la strada offre magnifici paesaggi. Ci si ferma a Castle Cove che offre splendide vedute dell'oceano e noi facciamo fotografie a nastro, ci sembriamo delle mitragliatrici, abbiamo la fortuna di vedere anche un falco pellegrino che va giù in picchiata per catturare la preda. A pranzo ci fermiamo ad Apollo Bay, qui facciamo un giro per i negozi per comperare dei souvenir e poi andiamo a mangiare. Prima di salire in macchina andiamo a fare 2 passi in spiaggia. Da Apollo Bay la strada corre lungo la costa ed è un susseguirsi di curve e contro curve con magnifici panorami, insenature, spiagge dove si vede moltissima gente che prende il sole e numerosi surfisti cavalcare le onde dell'oceano. Noi ci fermiamo a Cape Patton e a Big Hill, 2 dei moltissimi posti per fare fotografie e a gustarci il panorama. Vicino a Fairhaven Beach si trova una casa “The Pole House” adagiata sopra un pilone in cemento e raggiungibile da una passerella in legno, da come si vede dalla strada sopra là si dovrebbe avere un stupenda veduta dell' area intorno. A Torquay finisce la Great Ocean Road e ci dirigiamo a Portarlington. A Portarlington si può ammirare Port Phillip Bay e in lontananza al di là della baia si vedono i grattacieli di Melbourne. Una volta risaliti in auto ci aspetta l' ultimo tratto di strada che ci porta a Melbourne nelle vicinanze dell'aeroporto dove alloggeremo. Arrivati a destinazione, siamo un po' stanchi ma felici del viaggio: abbiamo fatto 1055 km in 3 giorni, però in questi giorni abbiamo visto tantissime cose belle e abbiamo capito quanto è grande l'Australia. Il giorno dopo prendiamo il treno per andare a visitare il centro di Melbourne. Arrivati in Stazione Centrale (Flinders Street) andiamo a visitare Federation Square che è il luogo d' incontro di molte culture, infatti Melbourne è una città multietnica e vibrante di gente di varie culture. Federation Square è anche un luogo di bar, ristoranti e negozi di abbigliamento e da lì partono i vari tour: in bus in barca e in moto. Poi prendiamo un bus che ci porta alla Rodlaver Arena dove si svolgono gli Australia Open, andiamo a vedere lo stadio del cricket che assieme al football australiano è sport nazionale, come il calcio da noi. Decidiamo poi di andare a vedere il “Cook's Cottage” che si trova all'interno del Fitzroy Gardens. Vi chiederete come mai la casa del capitano Cook si trovi a Melbourne e non in Inghilterra? Ci hanno spiegato che gli inglesi volevano vendere le singole pietre di cui era fatta la casa per ricavarne del denaro, ma nel 1933 un illustre australiano Sir Russell Grimwade lo venne a sapere e con una generosa offerta acquistò il villino e lo fece trasportare in Australia per celebrare il centenario dell'insediamento europeo di Melbourne nel 1934. La piccola casetta è composta da un entrata dove sopra la porta sono incise le lettere “JGC”, probabilmente rappresentano le iniziali del padre di Cook anche lui chiamato James e della moglie Grace e una data, il 1755 che è probabilmente l'anno di ultmazione del villino.
 C'è poi la piccola cucina con il camino che veniva alimentato con carbone e torba per il riscaldamento, la cucina e l' acqua calda. Al piano di sopra c'è la camera padronale con i materassi imbottiti di paglia e piume d' oca. Usciamo nel giardino e vediamo la statua in bronzo del capitano Cook ad altezza naturale, si ritiene sia stato alto 1 metro e 91 centimetri e tiene fra le mani le carte nautiche e il cannocchiale strumenti utili al suo mestiere di navigatore. Il giardino fungeva anche da orto con moltissime specie di piante medicinali. Finita la visita alla casa di Cook, prendiamo un tram che ci riporta vicino alla stazione dei treni, poi decidiamo di prendere il battello per fare la crociera sul fiume Yarra River che attraversa la città, fino al porto. Dal battello si ha una bella vista della città con i suoi grattacieli.
 Durante la navigazione in battello bisogna stare attenti ad alcuni ponti che hanno l'arcata bassa e quindi, se ci si trova fuori in piedi e sei girato all'opposto del senso di marcia per fare foto, gli sbatti la testa e c'è un marinaio che esce e ti avvisa in Inglese “stay down” devi abbassarti!! (e chi non sa l' Inglese?.....è un uomo morto!!!). Una volta scesi dal battello prendiamo il treno che ci riporta a casa e siamo molto stanchi. La mattina dopo andiamo a fare shopping in grande centro commerciale e alla sera andiamo a mangiare nel quartiere chiamato “Little Italy”. Prima di arrivare al quartiere, passiamo davanti a uno strano monumento: un pezzo di tetto di una libreria che sbuca dal marciapiede, molto originale. Arrivati a destinazione ci sembra di essere in Italia con tutti i nomi dei locali in italiano. Dopo cena c'era in programma di andare al casinò per vedere i fuochi, ma ha cominciato a piovere e quindi decidiamo di prendere un taxi che ci riporta a casa. La nostra visita a Melbourne si è conclusa e la mattina seguente ci accompagnano all'aeroporto in 1 ora di volo facciamo ritorno ad Adelaide. Per i nostri compagni di avventura invece, il ritorno è in auto e quindi impiegano 10 ore per arrivare ad Adelaide, fanno la strada interna che è la più corta (circa 750 chilometri) . Il giorno dopo decidiamo di riposare per recuperare un pò di forze prima di ripartire per vedere altre cose...................

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AUSTRALIA - Prima parte

Finalmente è arrivato il momento di partire per il viaggio in Australia. Mentre veniamo accompagnati all' aeroporto di Venezia, guardando al di fuori del finestrino vediamo che è tutto bianco dalla neve, e pensiamo che tra un giorno il freddo sarà solo un brutto ricordo (ahimè per soli 42 giorni). Dopo avere fatto tutte le procedure per l'imbarco in aereo e salutato i parenti che ci hanno accompagnato all' aeroporto, ci dirigiamo verso il nostro gate per la partenza. Alle ore 15.30 del 19-12-10, si parte con destinazione Australia, la prima tappa è Dubai qui resteremo fermi 1 giorno e vedremo un po' la città, per la prima volta visitiamo un paese arabo che per la verità ci incuriosisce molto. Il viaggio da Venezia a Dubai dura circa cinque ore e trenta minuti. Atterriamo all' aeroporto di Dubai verso le ore 00.10, la città vista dall' aereo è un scintillio di luci con tutti i grattacieli illuminati e ci fa veramente un bell' effetto. Dopo avere svolto le procedure doganali e recuperato le valigie andiamo all'appuntamento con la persona (o persone ) dell' Hotel che ci deve venire a prendere. Una volta trovate le persone (l' hotel ha un suo stand all' aeroporto) ci accolgono calorosamente e ci offrono qualcosa da bere prima di partire. Usciamo dall' aeroporto e una volta caricati i bagagli ci dirigiamo verso l' Hotel Movenpick che dista solo 15 minuti di auto. Arriviamo verso l' una di notte e dopo averci registrato all' Hotel saliamo in camera per riposarci un po'. La mattina seguente dopo avere fatto un abbondante colazione una persona alla reception dell' Hotel ci chiede cosa vogliamo vedere, noi decidiamo di andare al Mercato dell' Oro (chiamato Gold Souk ) che si trova nella città vecchia .
 Il tragitto dall' hotel al mercato dell' oro in taxi (che sono molto economici e convenienti per girare la città) che costa 10 dollari e questo ci accompagna. Ci lascia proprio vicino al mercato e ci dà indicazioni per arrivarci, infatti percorriamo due piccole viuzze e ci troviamo immersi in una miriade di negozi con oro in tutte le sue forme: collane, anelli con pietre preziose, braccialetti, orologi e perfino un intero negozio di cinture completamente in oro e rimaniamo sbalorditi dalla bellezza di quei manufatti. Non abbiamo avuto il coraggio di chiederne il prezzo pensiamo che sia “roba da nababbi”e con un grande sospiro passiamo oltre. Passeggiamo per le stradine della città immersi nel viavai dei commercianti, ci sono anche molti negozi di spezie che ci regalano profumi inebrianti e ci rendiamo conto di essere in un paese orientale. Dopo aver visto il mercato dell' oro ci dirigiamo verso il fiume Dubai Creek che attraversa la città, questo fa anche da porto marittimo. Passeggiando lungo la riva del fiume ci soffermiamo a guardare le tipiche imbarcazioni del posto che si chiamano “Dhow” ossia il sambuco, imbarcazione a vela latina, per lo più usato per il trasporto merci. Ci sono anche Taxi d'acqua che portano passeggeri da una parte all'altra del fiume. In questa parte di città vecchia si può ammirare l'altra parte di città, quella moderna con molti grattacieli e che è tuttora in espansione. Stanchi di passeggiare lungo il fiume prendiamo un Taxi e ci facciamo accompagnare al “Burj Khalifa” che con i suoi 828 metri è il grattacielo più alto al mondo ed è la nostra meta a 
a Dubai Nel luogo in cui si trova il Burj Khalifa ci sono altri grattacieli intorno, c'è un laghetto molto bello con giochi d' acqua e di sera si illumina creando un bellissimo effetto, con un ponte che porta in un tipico villaggio arabo chiamato Souk Al Bahar. Non può mancare un grande centro commerciale con negozi di ogni tipo (orafi, negozi sportivi,la galleria La Fayette ecc.)e al suo interno c'è pure una pista di ghiaccio. Dopo una pausa ristoratrice con un buon caffè e una fetta di torta ci incamminiamo al nostro appuntamento. Avendo poco tempo a disposizione, abbiamo fatto i nostri biglietti per salire sulla torre tramite internet, ciò è stato vantaggioso sia per il costo dei biglietti* sia per il poco tempo che abbiamo aspettato per salire sul “tetto  del   mondo". Il biglietto se viene comprato tramite internet costa 100 DMR ( valore in € 20 circa a persona ) se invece si vuole entrare al momento costa 400 DMR ( valore in € 80 circa a persona ).  Alle ore 16 parte il nostro tour, ci fanno entrare nell' ascensore e saliamo i 124 piani a una velocità stratosferica (18 metri al secondo), Arrivati al piano ci si apre davanti un panorama mozzafiato. Dubai è lì sotto, la vista spazia dal deserto al mare peccato ci sia un po' di foschia, forse dovuta alla sabbia del deserto, ma naturalmente non possiamo non essere entusiasti di essere in un luogo tanto originale e famoso. L'obbligo è scattare foto in quantità, facciamo il giro a 360 gradi ed è già tempo di scendere. Aspettiamo che tramonti il sole passeggiando lungo il laghetto e facendo le ultime foto, quindi decidiamo di prendere un taxi che ci riporta in Hotel. Una volta arrivati all' Hotel saliamo nella nostra stanza per depositare i nostri souvenir e quindi decidiamo di cenare all' albergo. Dopo cena decidiamo di fare due passi fuori dall' hotel, per respirare un po' d' aria fresca, nella nostra ultima sera a Dubai prima di andare a coricarci. La  mattina seguente è il giorno della partenza quindi alzata alle ore 07.00, colazione, quindi sbrighiamo il check-out e il servizio navetta dell' Hotel ci porta all' aeroporto. Il servizio navetta da e per l' aeroporto noi lo avevamo già prenotato dall' Italia perchè il nostro timore era di perdersi, visto che era la prima volta che ci recavamo in un paese orientale e anche per l'ora tarda del nostro arrivo (ore 00.10) e così siamo arrivati presto in Hotel. Comunque è un servizio molto utile specialmente per chi ha bagagli al seguito. L'Hotel Movenpick ha un buonissimo rapporto qualità prezzo, la camera era spaziosa e pulitissima, il bagno era lussuoso con marmi di colore verde e nero, il personale molto gentile e cordiale sempre pronto a soddisfare le nostre richieste. Siamo rimasti entusiasti e ci sentiamo di consigliarlo a chi vorrà farci un giro (ci si arriva in “sole 6 ore di viaggio”). Una volta arrivati all' aeroporto e dopo aver fatto il check-in e imbarcato i bagagli, andiamo verso il gate per il nostro volo. Alle ore 10.20 partiamo con destinazione Australia (aeroporto di Melbourne e poi quello di Adelaide). Il volo da Dubai a Melbourne dura 13 ore e 25 minuti e 10 ore di fuso orario. Il viaggio e stato tranquillo abbiamo visto un bel panorama del Golfo Persico finchè non è tramontato il sole. Abbiamo cercato di dormire un po', ma è molto difficile dormire in aereo perchè si è seduti e il posto a disposizione è poco. Durante il volo di notte quando abbiamo cominciato a vedere le prime luci delle città (rare!) abbiamo pensato: siamo in Australia e manca poco ormai. Per attraversarla tutta, da Perth a Melborne, l'aereo ci impiega 3 ore, pensate voi quanto è grande l' Australia! Atterriamo a Melbourne alle ore 06.35 e dopo avere fatto lo sdoganamento dei bagagli e fatto di nuovo il check-in ci imbarchiamo per Adelaide. Durante il volo da Melbourne ad Adelaide che dura 1 ora e 20 minuti, vediamo i primi paesaggi australiani, atterriamo finalmente ad Adelaide alle ore 11.
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AUSTRALIA - Seconda Parte

Dopo un paio di giorni di riposo per recuperare le forze dopo il viaggio e il fuso orario che non ci fa dormire bene, guardiamo la data sul calendario e ci accorgiamo che è già la vigilia di Natale, più che vigilia di Natale sembra Ferragosto e noi abituati a passare il Natale al freddo qui ci sembra una cosa strana. Quì si trova Babbo Natale in giardino insieme a tanti fiori ed è divertente vedere le luci di Natale anziché sui pini sugli alberi di eucalipto. Trascorriamo il giorno di Natale assieme ai parenti che ci preparano una bella grigliata mista, una cosa uguale sia in Italia che in Australia è la grande abbuffata e il vino che scorre a fiumi
 Il lunedì dopo S. Stefano andiamo a visitare lo zoo di Adelaide. Passiamo l' intera giornata ad ammirare gli animali. Ci sono circa 1800 animali tra cui anche 2 Panda Giganti, lo zoo di Adelaide è l' unico in Australia ad ospitare i panda giganti. Al suo interno si può assistere a esibizioni di animali e anche quando gli danno da mangiare. Il giorno dopo ci alziamo e io ho una sorpresa: la febbre che mi fa restare a letto per 2 giorni. Il 30 dicembre andiamo a trovare una cugina che dista 40 minuti di auto (qui si usa calcolare il percorso da fare in minuti anziché in chilometri). Prima di arrivare a destinazione ci fermiamo a colazione e a fare shopping ad Handorf, un paesino in perfetto stile tedesco tanto che ci sembra di essere in Baviera. Questo paese è pieno di ristoranti e birrerie oltre che di negozi di artigianato. Nel pomeriggio arriviamo dalla cugina, la quale vive in un luogo incantevole, la casa che si chiama “Far Horizons” si trova sopra la collina con un bellissimo panorama. Nei circa 10 ettari di terreno, ci sono molti cavalli e anche un laghetto.
Abbiamo la fortuna di assistere alla primo addestramento di una cavalla da parte di un vero cowboy, che la fa prima camminare con dei pesi in groppa per farla abituare al peso dell'uomo, poi la accarezza e le dà da mangiare infine quando sente che la cavalla è pronta sale su un bidone e la cavalca. Ecco, la cavalla è domata ed è stata una grande emozione per noi, spettatori in rigoroso silenzio, che ci sembrava di essere sul set del film “L'uomo che sussurrava ai cavalli”. Fino a che, aspettiamo di andare a cena, facciamo due passi per gustarci il paesaggio e fare qualche foto. Alla sera mentre ceniamo all'aperto abbiamo la fortuna di assistere al tramonto del sole, il cielo era di un colore arancione, una cosa che non avevo mai visto prima. Dopo cena ci siamo messi a guardare le stelle, il cielo talmente limpido che si vedeva la Croce del Sud (costellazione con la stella del sud importante per i navigatori), Orione e si vedeva la Via Lattea con miliardi di stelle, per chi è appassionato di astronomia il cielo australiano è unico, limpido e senza le luci delle città che invece quà da noi rendono difficile la visione delle stelle. L'ultimo dell'anno lo festeggiamo assieme ai parenti e amici, la cosa strana è che allo scoccare della mezzanotte non viene sparato nessun fuoco d' artificio per scongiurare il pericolo di incendi. Il giorno dopo (1 gennaio) andiamo a Glenelg, che è una bellissima località di mare a circa mezzora da Adelaide. Passeggiamo sulla sabbia bianchissima e talmente fine da sembrare borotalco, giochiamo un po' con le onde del mare, vorremmo fare il bagno ma l'acqua è un po' freddina e inoltre c'è molto vento così decidiamo di vedere il centro città che è molto bello. Alla sera ceniamo in un ristorante tipico dell' outback australiano, sul menù vedo che c'è un piatto di coccodrillo arrosto decido di provarlo e dico: prima che mi mangi lui è meglio che ti mangi io con risata generale!!! Quando comincio a mangiarlo rimango stupito dal sapore della carne che è a metà tra il pollo e il pesce, tenerissimo e gustoso e mi sento di consigliarlo. La domenica andiamo ad Adelaide a visitare il giardino botanico che ha moltissimi tipi di piante e fiori di altri continenti. La giornata seguente invece è dedicata ai preparativi per il viaggio a Melbourne, quindi non avendo nulla in programma, andiamo al torrente Dry Creek che si trova vicino a dove abitiamo. Mentre camminiamo lungo il sentiero abbiamo visto molti pappagalli Lorichetto Arcobaleno, Cacatua Rosella, e altri ancora come i Kookaburras che volano liberi.



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